Progetto territoriale Svizzera: la direzione è giusta, c’è margine di miglioramento

Con l’aggiornamento dell’ormai obsoleto Progetto territoriale Svizzera (PTCH), la Confederazione, i cantoni e i comuni (tramite l’Associazione dei Comuni Svizzeri ACS e l’Unione delle città svizzere UCS) intendono affrontare le sfide future nella pianificazione del territorio e sviluppare una visione della pianificazione del territorio per la Svizzera del 2050. Il PTCH serve alle autorità come strumento di pianificazione nel senso di una guida non vincolante.

Nella sua presa di posizione, l’ACS accoglie con favore l’aggiornamento previsto in linea di principio, per esempio in quanto il PTCH tiene ora conto anche di questioni quali i cambiamenti climatici e i pericoli naturali, la produzione di energia e la crescita demografica e definisce obiettivi tra cui la coesione sociale e territoriale, la diversità delle tipologie di territorio e la conservazione delle risorse naturali. Per l’ACS è importante che il PTCH funzioni come strumento di pianificazione strategica senza prescrivere o impedire soluzioni di pianificazione del territorio nei singoli casi concreti.

L’ACS ritiene tuttavia che la nuova PTCH non affronti adeguatamente i futuri (e talvolta già attuali) conflitti d’impiego, per esempio in relazione al suolo come risorsa. L’ACS sottolinea inoltre che non tutti gli aspetti dovrebbero avere pari valore per tutti i tipi di territorio. Per esempio, le sfide in termini di domanda di spazio abitativo sono diverse nelle città rispetto alle zone rurali e diverse nelle zone rurali rispetto alle regioni di montagna/turistiche con i loro picchi stagionali. Inoltre, seppure riconosca il principio della densificazione centripeta, l’ACS chiede che, laddove sia sensato, sia possibile discostarsene per lasciare spazio alle opportunità di sviluppo del territorio.

L’ACS si aspetta inoltre che si consideri maggiormente il ruolo altrettanto importante delle zone periferiche e rurali nonché delle regioni di montagna nei settori dell’economia e della formazione. Infine, l’ACS non condivide l’idea secondo cui gran parte dell’infrastruttura di trasporto svizzera sia già stata costruita e pertanto chiede di sancire nel PTCH che tutte le tipologie di territorio abbiano diritto a collegamenti di trasporto adeguati.

Alla presa di posizione (in francese e in tedesco)