Con il diritto di protezione affine per le aziende del settore dei media, il Consiglio federale intende sancire un diritto di remunerazione per i media i cui prodotti giornalistici sono resi accessibili dalle grandi aziende tecnologiche. L’Associazione dei Comuni Svizzeri (ACS) può essere d’accordo con l’idea in linea di principio: semplicemente i prodotti dei giornalisti non devono poter essere acquisiti gratuitamente.
Tuttavia, si pone il problema di come riuscire a implementare questa soluzione in maniera efficiente. In altri Paesi europei il diritto di protezione affine è già stato in parte introdotto, anche se non si conoscono ancora gli effetti. Per l’ACS occorre pertanto chiedersi se non sia opportuno attendere le esperienze dell’estero prima che la Svizzera introduca un proprio diritto di protezione affine. In ogni caso, nella sua presa di posizione, l’ACS chiede alle autorità federali di esaminare a fondo gli argomenti critici relativi alla prevista modifica della legge sul diritto d’autore. L’ACS rimanda inoltre alla presa di posizione della Federazione degli utilizzatori dei diritti d’autore e dei diritti affini (DUN), di cui l’Associazione fa parte.
In caso di revisione della legge sul diritto d’autore, l’ACS auspica uno sfruttamento collettivo di tutti i diritti di remunerazione. Ne sarebbero avvantaggiate soprattutto le piccole e medie imprese mediatiche e l’informazione regionale.