Uniti per una vecchiaia senza violenza

Ogni anno, in Svizzera, più di 300'000 persone anziane sono vittime di violenza. Raramente, però, cercano aiuto perché hanno troppa vergogna, troppa paura e temono moltissimo le conseguenze. Con il lancio di una campagna di sensibilizzazione nazionale, si vuole ora affrontare il tema tabù della «violenza sugli anziani» e offrire aiuto.

Ogni anno, in Svizzera, più di 300'000 persone di età superiore ai 60 anni sono vittime di violenza. Esistono diverse forme di violenza: fisica, ma anche psicologica, sessuale e finanziaria. Molte vittime si rassegnano, si vergognano della loro situazione e non cercano aiuto. Temono infatti le conseguenze – per esempio di essere ricoverate in una casa per anziani o di peggiorare la loro relazione con i loro familiari – come dimostra uno studio commissionato dalla Prevenzione Svizzera della Criminalità e realizzato dal Institut et Haute Ecole de la Santé La Source (HES-SO).

A fine marzo, la Prevenzione Svizzera della Criminalità, il Centro di competenza nazionale «Vecchiaia senza Violenza» e l'Aiuto alla vittime di reati lanceranno la campagna di sensibilizzazione «Violenza sugli anziani» per incoraggiare le vittime a parlare di questo tema e a chiedere aiuto. La campagna fa parte dell'attuazione della Convenzione di Istanbul, per la quale anche l'Associazione dei Comuni Svizzeri si è impegnata. La campagna si rivolge principalmente alle persone anziane, ma anche a coloro che vivono nel loro entourage e agli autori o alle autrici di violenza. Brevi scene illustreranno situazioni di violenza.

I Comuni che desiderano ricevere gratuitamente gli opuscoli «Violenza sugli anziani» con poster piegato sul retro (formato A2), possono contattare info@skppsc.ch. Per ulteriori informazioni sulla campagna, visitare i siti: https://www.skppsc.ch/it/temi/violenza/vecchiaia/ o https://vecchiaiasenzaviolenza.ch/.