L’inverno mite e le misure di risparmio energetico adottate hanno contribuito a stabilizzare la situazione dell’approvvigionamento e probabilmente non si verificherà più una penuria di energia in Svizzera nel prossimo semestre invernale. Il 17 marzo 2023, il Consiglio federale ha abrogato anticipatamente l’ordinanza concernente l’aumento temporaneo della produzione di energia elettrica nelle centrali idroelettriche per la fine di marzo.
Di conseguenza, i dipartimenti federali competenti raccomandano ai comuni e alle città nonché ai cantoni e alle aziende, di preparare gli adeguamenti delle loro misure volontarie di risparmio energetico e di attuarli come meglio ritengono opportuno a partire dalla metà di aprile. A quel punto si dovrebbe sapere con maggiore certezza se effettivamente non si prevedono più problemi di approvvigionamento per il prossimo inverno, scrive il Consiglio federale in un comunicato stampa. La comunicazione avverrà per tempo, poiché in taluni casi servono decisioni governative o misure tecniche che richiedono un certo anticipo.
In contemporanea, il Consiglio federale ricorda che resta pur sempre importante non sprecare energia in vista del prossimo inverno. La perdita di gas dalla Russia, le scarse precipitazioni finora registrate e il loro impatto sui livelli dei bacini di accumulazione, oltre al rischio di un inverno nettamente più freddo nel 2023/24, non consentono di dare un segnale di cessato allarme generalizzato. La stagione più calda dovrebbe essere sfruttata in modo coerente per adottare misure tecniche (p. es. l’ottimizzazione energetica e la manutenzione degli impianti, la sostituzione degli apparecchi elettrici ad alto consumo energetico, ecc.).