Energia solare ed eolica: non eludere i comuni e i loro abitanti

A fine giugno il Consiglio federale ha adottato il messaggio sul progetto di accelerazione all'attenzione del Parlamento nazionale. Nel suo messaggio indica come in futuro intende facilitare, tramite procedure abbreviate, la realizzazione di impianti solari e di parchi eolici. E ciò esclusivamente a spese dei diritti di codecisione dei comuni e dei loro abitanti.

L'Associazione dei Comuni Svizzeri (ACS) sostiene la transizione energetica e l'obiettivo di emissioni nette pari a zero entro il 2050. Il potenziamento di forme energetiche rinnovabili è una componente importante di questo piano. Tuttavia, altrettanto importante della transizione energetica è il fatto che la Confederazione, i cantoni e i comuni possano garantire la sicurezza di approvvigionamento. Per questo motivo bisogna sempre chiedersi con che rapidità e con quali priorità si deve procedere in tema di transizione energetica. Attualmente si punta principalmente sul rapido potenziamento di forme energetiche quali il solare e l'eolico.

La transizione energetica è necessaria, ma dovrebbe sempre orientarsi ai processi di pianificazione collaudati e democraticamente legittimati. Ciò significa che nel caso di grandi progetti ubicati sul posto, i comuni e i loro abitanti devono avere una sostanziale voce in capitolo. Solo così la transizione energetica può essere democraticamente legittimata, con un vero e ampio consenso da parte della popolazione.

I progetti «urgenti» sul solare e l'eolico sono stati recentemente discussi in Parlamento. Contrariamente alla proposta del Consiglio federale, qui ai comuni di ubicazione è stato almeno riconosciuto un diritto di veto. Tuttavia, ci vuole anche un piano di utilizzo regolarmente approvato. Il progetto di accelerazione vuole trasformare l'eccezionale diritto «urgente» in una regola di validità generale. In pratica, si vorrebbe estendere la situazione straordinaria fino a nuovo avviso. Da un punto di vista legale e politico-democratico, ciò solleva grandi preoccupazioni. L'ACS le presenterà in seno al Parlamento nazionale.