L'11 maggio 2022, il Consiglio nazionale si è occupato del postulato 20.3508 della consigliera nazionale e membro del Comitato ACS Priska Seiler Graf. L'intervento parlamentare, intitolato "Potenziamento del sistema di milizia. Riconoscere le attività svolte dai politici di milizia ai fini delle formazioni continue delle scuole universitarie", è stato respinto con 101 voti contrari, 87 favorevoli e 1 astensione, cosa di cui l'Associazione dei Comuni Svizzeri si rammarica profondamente.
La proposta di Priska Seiler Graf prevedeva che le competenze (di direzione) acquisite dai politici di milizia nel contesto degli esecutivi comunali potessero essere riconosciute ai fini delle formazioni e formazioni continue universitarie (CAS, DAS, MAS p. es. nel campo dell’amministrazione pubblica; MBA, EMBA). Questa scelta avrebbe semplificato la conciliabilità tra famiglia, carriera e politica – oltre a rafforzare chiaramente il lavoro di milizia. Anche se già oggi un regolamento analogo vale per gli ufficiali dell’esercito, il Consiglio nazionale non ha approvato il postulato di Priska Seiler Graf. Dal punto di vista comunale, una decisione alquanto deplorevole.
Molti comuni si battono per motivare un numero sufficiente di persone ad assumere un incarico politico. Serve molto impegno per entrare nella vita politica degli esecutivi comunali. Nel mondo del lavoro, una carica di milizia può risultare addirittura svantaggiosa, poiché potenzialmente incompatibile con una formazione continua professionale. Al contempo, una carica di consigliere comunale corrisponde di per sé a una sorta di formazione e formazione continua – per esempio in termini di direzione, comunicazione o capacità negoziali. Anche l’economia e la società traggono indubbiamente vantaggio dal sistema di milizia svizzero, che è vicino al popolo.
La pensa così anche il Consiglio federale, che condivide la richiesta di fondo di Priska Seiler Graf per il dovuto riconoscimento nel sistema formativo svizzero delle competenze acquisite con il lavoro di milizia. Tuttavia, ha raccomandato di respingere il postulato in riferimento all’autonomia delle scuole universitarie: spetta a loro determinare in che misura vogliono accreditare le competenze acquisite «informalmente» nei loro percorsi formativi. La maggioranza del Consiglio nazionale ha seguito questa argomentazione.
L’Associazione dei Comuni Svizzeri continuerà a lavorare per il rafforzamento e il riconoscimento del lavoro di milizia. Una linea di pensiero non solo ragionevole, ma anche necessaria.