Save the Date! La prossima Assemblea generale dell'Associazione dei Comuni Svizzeri si terrà il 6 giugno 2025 a Vernier/GE. Ulteriori informazioni seguiranno a tempo debito.
Dopo 25 anni nel comitato dell’Associazione dei Comuni Svizzeri (ACS), il presidente dell’Associazione e consigliere agli Stati Hannes Germann non si è ricandidato all’Assemblea generale del 20 giugno 2024 a Neuhausen am Rheinfall (SH). Su raccomandazione del comitato dell’ACS, i comuni membri dell’ACS hanno eletto all’unanimità come successore di Hannes Germann Mathias Zopfi, consigliere agli Stati di Glarona.
In veste di parlamentare federale, deputato al Gran Consiglio di Glarona ed ex vicesindaco, Mathias Zopfi porta alla guida dell’Associazione dei Comuni Svizzeri la sua esperienza a tutti e tre i livelli statali. I 25 anni d'impegno di Germann, compresi gli ultimi 16 anni come Presidente, sono stati debitamente onorati durante l'Assemblea generale.
Non si sono candidati per la rielezione neppure la vicepresidente dell’ACS Claudine Wyssa, ex sindaca di Bussigny (VD), Jürg Marti, ex sindaco di Steffisburg (BE) e il dott. Rudolf Grüninger (BS), ex presidente della Federazione svizzera dei patriziati (FSP). Oltre a Mathias Zopfi, anche il consigliere nazionale Michael Götte (sindaco di Tübach SG), la consigliera nazionale Marie-France Roth Pasquier (consigliera comunale di Bulle FR), Chantal Weidmann Yenny (sindaca di Savigny VD) e Georges Schmid (VS, presidente della FSP) sono i nuovi eletti al comitato dell’ACS nell’ambito delle elezioni generali. Grazie a questi rinforzi, i circa 1’500 comuni membri dell’ACS possono continuare a contare su un comitato forte, equilibrato e con una buona rete dal punto di vista regionale e politico, ora rappresentato da quattro membri delle Camere federali.
Con il titolo «I comuni nel corso del tempo», il nuovo presidente e quello uscente dell’Associazione, insieme a Michael Hermann, direttore dell’Istituto di ricerca Sotomo, moderati da Nathalie Christen, hanno discusso di come il ruolo e il significato dei comuni siano cambiati negli ultimi 25 anni. Il politico-geografo Michael Hermann si è concentrato sul terreno conflittuale tra città e campagna. Nella cintura degli agglomerati, oggi in particolare la popolazione è meno legata a uno determinato comune di domicilio. Al contrario, molti si stabiliscono dove trovano buone condizioni, ad esempio in termini di abitazione o di raggiungibilità. In questo contesto, Michael Hermann ha parlato di una «trasfigurazione dei villaggi» e ha messo in guardia da una «urbanizzazione grigia»: un fenomeno in cui (soprattutto gli agglomerati) vivono gli aspetti negativi dell’urbanizzazione, senza poter beneficiare di quelli positivi.
Hannes Germann ha ricordato l'articolo sui Comuni della nuova Costituzione federale, entrata in vigore nel 2000, un anno dopo il suo ingresso nel comitato dell'Associazione dei Comuni Svizzeri. Questo articolo garantisce ai Comuni, e quindi all'Associazione, il diritto di partecipare alla politica federale. Da allora, l'ACS ha redatto numerose prese di posizione su questioni politiche e partecipa a numerose commissioni a livello federale.
Anche Mathias Zopfi è d' accordo con questo punto: «Il successo della Svizzera si decide a livello comunale. È quindi importante che la politica cantonale e nazionale si occupino dei comuni», ha dichiarato il nuovo presidente dell’Associazione.
Foto: Christian Krebs Photography
Foto: © Corinne Aeberhard
La penuria di lavoratori qualificati è stato l’argomento cardine dell’assemblea generale dell’ACS, in occasione della quale sono stati eletti anche due nuovi membri del Comitato.
Molti comuni fanno parecchia fatica a trovare personale qualificato. Per l’Associazione dei Comuni Svizzeri (ACS) un motivo sufficiente per porre la questione al centro della sua 70a Assemblea generale, svoltasi l’8 giugno 2023 a Berna. «È importante dare visibilità a ciò che viene fatto all’interno dei comuni», ha dichiarato durante la tavola rotonda Thomas Kollegger, responsabile dell’Ufficio per i comuni del Cantone dei Grigioni. È esattamente ciò che illustrano i due video per presentare le possibilità di apprendistato nei comuni che sono stati proiettati all’Assemblea generale: uno dell’associazione dei quadri comunali bernesi e l’altro dell’associazione LUnited e dell’Associazione dei cancellieri comunali di Lucerna.
Rémy Hübschi, vicedirettore della Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI), ha sottolineato l’importanza della formazione professionale: «dalla formazione professionale nasce la prossima generazione di lavoratori qualificati». Jörg Kündig, vicepresidente dell’ACS, ha aggiunto: «un apprendistato in comune è un buon punto di partenza per il futuro. L’importante è che le persone rimangano anche dopo l’apprendistato».
La formazione continua è un altro importante tassello del puzzle. Per la Svizzera francese, la «Formation romande des cadres communaux» è il punto di contatto centrale, presentato dalla presidente Micheline Guerry-Berchier. Anche i nuovi modelli professionali possono rendere più attraenti i posti di lavoro nei comuni. Karin Freiermuth e Christoph Vogel, della Scuola universitaria professionale della Svizzera nordoccidentale (FHNW), hanno presentato all’Assemblea generale le loro ricerche in corso sull’argomento. Tutte iniziative che dimostrano quanto sia importante l’impegno delle associazioni e delle organizzazioni cantonali, ha dichiarato il Direttore dell’ACS Christoph Niederberger.
Durante la parte statutaria della riunione, l’Assemblea generale ha approvato tutti gli affari all’unanimità. Il consuntivo dell’associazione si è chiuso con un’eccedenza di circa 52’000 franchi che lascia ben sperare. I presenti hanno inoltre eletto due nuovi membri del Comitato: Nina Gansner, sindaca di Seewis (GR) e Sandra Hess, sindaca di Nidau (BE), che sostituiscono le uscenti Carmelia Maissen e Roberta Pantani Tettamanti.
Il Presidente dell’ACS e Consigliere agli Stati Hannes Germann ha parlato delle sfide che stanno affrontando i comuni in questo momento: situazione migratoria, crisi energetica, costi sanitari. «Affronteremo anche queste sfide con grande slancio. L’ACS farà tutto ciò che è in proprio potere per garantire che i comuni rimangano forti, efficienti e vicini ai cittadini».
Presentazione PowerPoint Rémy Hübschi
Presentazione PowerPoint Dina Dreussi / Marco Studer
Presentazione PowerPoint Micheline Guerry-Berchier
Presentazione PowerPoint Karin Freiermuth / Christoph Vogel
Tutte le foto: © Corinne Aeberhard
Tavola rotonda sull'amministrazione digitale con Marcel Salathé, Hannes Germann, la moderatrice Felicie Notter, Chantal Weidmann Yenny e Peppino Giarritta (da sinistra a destra).
Il 19 maggio i membri dell’ACS si sono riuniti a Yverdon-les-Bains per l’Assemblea generale.
Dopo una pausa di due anni a causa della pandemia, il 19 maggio l’Assemblea generale dell’Associazione dei Comuni Svizzeri (ACS) ha potuto svolgersi fisicamente di nuovo a Yverdon-les-Bains. Due anni che hanno spinto la digitalizzazione in vari settori – anche nei comuni. Ecco perché era logico che la digitalizzazione fosse il tema principale dell’Assemblea generale.
Nella sua presentazione, la consigliera di Stato vodese Christelle Luisier Brodard ha sottolineato la necessità della collaborazione tra i cantoni e i comuni: «Se condividiamo le esperienze, riusciamo ad andare avanti». Nella sua presentazione, l’epidemiologo Marcel Salathé ha osservato che le tecnologie si stanno sviluppando a ritmi sempre più serrati. «È importante e giusto che tutte le unità dello Stato costruiscano competenze digitali».
Il coordinamento delle iniziative digitali tra i livelli statali spetta ad Amministrazione digitale Svizzera, il cui responsabile Peppino Giarritta ha partecipato alla successiva tavola rotonda, moderata dalla corrispondente della SRF Felicie Notter. Ha ribadito quanto sia essenziale l’identità elettronica (Ie) come base per i servizi digitali.
Il consigliere agli Stati Hannes Germann, presidente dell’ACS, ha suggerito di coinvolgere la popolazione: «i cittadini devono anche volere la digitalizzazione e sviluppare la fiducia nel sistema». Questo vale in particolare per il personale comunale, ha dichiarato Chantal Weidmann Yenny, presidente dell’Union des Communes Vaudoises: «dobbiamo formare il nostro personale». Si è discusso anche di protezione dei dati. «Non si può mettere la digitalizzazione al di sopra di tutto e i diritti fondamentali al di sotto», ha dichiarato Christoph Niederberger, direttore dell’ACS.
I partecipanti all’Assemblea generale hanno approvato all’unanimità tutti gli affari della parte statutaria, comprese le quote associative per il 2023, rimaste invariate.
Nel suo discorso, il presidente dell’ACS Hannes Germann ha parlato inoltre dei profughi ucraini. Ha chiesto che la Confederazione applichi coerentemente la chiave di ripartizione e chiarisca la prospettiva a lungo termine dello stato di protezione S, oltre alle questioni legate al finanziamento.
Il coronavirus ha nuovamente messo a dura prova gli organizzatori di Suisse Public: anche nel secondo anno della pandemia, uno svolgimento della fiera specialistica nel suo quadro tradizionale a Berna, con oltre 20'000 visitatori, era semplicemente impensabile. Ciò nonostante, l'organizzatore Bernexpo ha saputo trarre il massimo dalla situazione, mettendo a punto in brevissimo tempo, in collaborazione con le organizzazioni promotrici, un'attraente offerta alternativa: la fiera digitale Suisse Public SMART. Vi ha partecipato anche l'ACS, le cui Assemblee generali, negli anni in cui si tiene Suisse Public, si svolgono nel quadro di questa fiera specialistica. L'ACS ha condotto la parte informale della sua AG sul tema «Digitalizzazione nei comuni» nell'ambito del nuovo formato fieristico: una soluzione vincente per tutti.
La pandemia accelera la digitalizzazione
«La digitalizzazione è una realtà, non si torna indietro», ha affermato nella sua relazione introduttiva Hannes Germann, consigliere agli Stati e presidente dell'ACS. La pandemia da coronavirus ha dato una forte spinta addizionale alla digitalizzazione. «L'home office è diventato un nuovo modello di lavoro anche per i comuni, le riunioni e le assemblee si sono svolte tramite videoconferenza e le app comunali sono assurte a piattaforme di comunicazione tra il Comune e i propri abitanti.» Nell'anno del coronavirus «un forte vento innovativo ha investito il livello comunale». Germann ha sottolineato l'importanza delle cooperazioni nel settore delle tecnologie e delle soluzioni IT, tra i comuni stessi e tra i comuni e il relativo cantone. «In questo contesto vanno menzionate l'iniziativa fit4digital nei Cantoni Argovia e Lucerna, la collaborazione egovpartners a Zurigo, nonché la nuova organizzazione nel Canton San Gallo eGovernment St.Gallen digital.»
Nella seconda parte della sua relazione, il presidente dell'ACS si è soffermato sulle conseguenze negative della pandemia a livello comunale: «Anche se, in generale, i comuni hanno chiuso il 2020 con un consuntivo positivo, malgrado tutti i fondi di sostegno dovranno far fronte a un aumento delle spese, in particolare nella socialità e nella sanità.» I previsti oneri supplementari dei comuni nel settore sociale saranno aggravati dall'atteso calo delle entrate fiscali. Ciò non fa che accrescere l'importanza di una forte rappresentanza politica a livello federale. «L'ACS continua ad impegnarsi a favore di progetti politici che apportino un valore aggiunto per i comuni e che non creino nuovi problemi di natura finanziaria o amministrativa», ha sottolineato Germann. Un buon esempio è la nuova normativa sulla rimunerazione del materiale sanitario. «Recentemente il Consiglio federale ha deciso di ripartire i costi residui tra le parti coinvolte e di non più lasciarli esclusivamente a carico dei comuni. Possiamo affermare con orgoglio che senza il nostro lavoro politico le cose sarebbero andate diversamente.»
Digitalizzazione nei comuni: opportunità e ritardi da recuperare
Prima della relazione del presidente dell'ACS, Joachim Tillessen, co-direttore degli studi della Scuola universitaria professionale della Svizzera nordoccidentale, e Alex Sollberger, presidente dell'associazione «Myni Gmeind», hanno presentato i risultati dello studio «Digitalizzazione nei comuni» e le loro considerazioni in merito. Al sondaggio, sostenuto dall'ACS, avevano partecipato 462 comuni. «Molti comuni comprendono le grandi opportunità offerte dalla digitalizzazione, ma sono anche consapevoli che, nel proprio contesto, c'è un notevole ritardo da recuperare», ha riassunto Tillessen. Quale obiettivo principale, i comuni hanno citato un incremento dell'efficienza. Tuttavia, solo il 21 per cento degli interpellati crede che la digitalizzazione comporterà anche una riduzione dei costi. «Se ciò è dovuto a una sensibilità ai costi piuttosto bassa o al fatto che temono che la digitalizzazione comporterà costi aggiuntivi, la questione rimane aperta», ha affermato Tillessen. Interessante è anche un altro punto: solo un comune su quattro prevede di affrontare progetti di digitalizzazione in collaborazione con altri comuni. Tre su quattro preferiscono procedere in modo autonomo, con o senza fornitori di servizi esterni. «Questo risultato non sorprende più di tanto, ma fa drizzare le orecchie, dato che le cooperazioni e gli scambi di esperienze dovrebbero facilitare il processo di digitalizzazione», ha sostenuto Tillessen. Il potenziale di una collaborazione volta a incrementare l'efficienza è pertanto notevole. Per i partecipanti allo studio, il fattore di successo più importante è la «motivazione dei collaboratori», seguito da quello di una «cultura aperta nei confronti del digitale». Lo studio ha fornito diversi altri risultati interessanti che inducono a chiedersi cosa si potrebbe complessivamente migliorare in tema di digitalizzazione nei comuni. Un'occasione di dibattito in merito sarà offerta il 29 giugno 2021 nell'ambito della teleconferenza «Myni Gmeind Live».
«Facile come fare un ordine su Zalando»
La parte informale dell'Assemblea generale si è conclusa con una tavola rotonda, moderata da Michelle Renaud, municipale di Trub (BE). Oltre al livello comunale, sul podio era rappresentato anche il mondo economico, non da ultimo quale testimonianza che la digitalizzazione funziona solo se affrontata insieme. Tra i partecipanti si è rapidamente sviluppato un acceso dibattito, corredato da un'analisi dei risultati dello studio summenzionato. «I cittadini si attendono dai comuni gli stessi servizi digitali di cui fruiscono nell'economia privata», ha constatato il presidente dell'ACS Hannes Germann. L'accesso ai servizi dev'essere reso il più semplice possibile. Gérald Strub, sindaco di Boniswil (AG) e incaricato per l'e-government comunale dei Cantoni Argovia e Lucerna, si è espresso nello stesso senso: «Usufruire dei servizi digitali delle autorità dev'essere facile come fare un ordine su Zalando». Strub ha affermato che per i comuni la digitalizzazione non è una novità, ma che è necessario andare incontro alle esigenze dei clienti. La centralità del cliente è fondamentale. In questo contesto i comuni non devono puntare su un perfezionismo assoluto, «altrimenti non si fa niente e si finisce con un nulla di fatto».
Anche Pascale Bruderer, ex consigliera agli Stati e membro del Consiglio di amministrazione della Crossiety AG, ha auspicato che ogni tanto si proceda provando una procedura, testandola in brevi cicli e continuando a svilupparla. «Non è necessario reinventare la ruota ogni volta. Bisogna imparare gli uni dagli altri, approfittare delle conoscenze già esistenti.» Bruderer ha anche sottolineato quanto sia importante coinvolgere la popolazione in questo processo. «La digitalizzazione di per sé non serve molto. Procedure digitali bene applicate, che non estromettono gli aspetti personali, costituiscono un valore aggiunto.» Claudine Wyssa, sindaca di Bussigny (VD) e vicepresidente dell'ACS, ha rilevato che la questione della digitalizzazione non è identica per tutti i comuni. «Nel Canton Vaud ci sono anche tanti comuni molto piccoli e per questi affrontare la digitalizzazione può essere ben più difficile». Wyssa ha inoltre menzionato «Cyber Safe», il marchio di qualità svizzero per la cibersicurezza conseguito dal Comune di Bussigny. «È stato molto importante soprattutto per il personale comunale, che ha potuto così imparare le procedure da adottare in caso di attacchi cibernetici.» Thomas Baur, membro della direzione della Posta, ha ricordato l'importanza della collaborazione, condizione indispensabile per conseguire un successo a lungo termine. Anche Baur ha rilevato che non è necessario reinventare ogni cosa. La Posta è un partner affidabile che mette i suoi servizi a disposizione dei comuni. E per concludere ha sottolineato anche lui l'importanza di coinvolgere nel processo tutte le parti interessate. «La condivisione è fondamentale, soprattutto nella digitalizzazione.»
Approvati tutti gli affari statutari
La procedura scritta per la parte statuaria si è svolta senza intralci e l'Assemblea generale ha sostenuto tutte le proposte del Comitato. Come già l'anno scorso, un aspetto positivo da sottolineare è la partecipazione al voto, che ha raggiunto il 23,8 per cento (366 membri su 1538), superando pertanto leggermente quella dell'AG con procedura scritta del 2020. I delegati hanno approvato tutti gli affari statutari – verbale dell'Assemblea generale 2020 (procedura scritta), rapporto annuale 2020, conto annuale 2020, quote sociali 2022 (invariate) – e hanno dato scarico al Comitato per l'esercizio 2020. L'Assemblea generale ha inoltre approvato la proposta del Comitato di conferire il mandato di revisione per l'esercizio 2021 alla società «Schönenberger Die Treuhänder AG» di Muri bei Bern.
Risultati firmati dell'Assemblea generale dell'ACS 2021 (in tedesco)
Presentazione sullo studio «Digitalizzazione nei comuni» (in tedesco)
Video consultabili sulla piattaforma Suisse Public Smart